"Snap chat": uno sguardo al futuro, ma quello vero
Da tempo, dopo Instagram, i cosiddetti "influencer" si sono buttati a commentare con enfasi il nuovo social: "SNAPCHAT".
Devo essere onesto lo trovo interessante, dinamico, leggero. Sicuramente appetibile ai più giovani molto legati alla comunicazione usa e getta, ma se permettete, anche a chi vuole impostare azioni di comunicazione che abbiano dei feedback veloci, al di la di quella che possa essere l'età.
Quello che non riesco a capire sono le dichiarazioni di questi "guru" di casa nostra che prevedono l'espansione di questi social per almeno dieci anni.
Onestamente la vedo in maniera completamente diversa, il mercato dei social ci ha abituato alla fine di una tendenza non per il decorso del tempo, ma perché sostituito da un'altra tendenza. Più questa tendenza è forte e più le piattaforme scompariranno.
Un esempio per tutti, il caso di Second life, definito da molti all'epoca il nuovo mondo su cui muoversi e fare business, tanto acclamato addirittura da alcuni docenti universitari, è scomparso con la stessa velocità con cui emerse. Oggi di questa architettura web non ne è rimasta traccia.
Sbalordisce la velocità di interazione di Snapchat, che lascia pensare che molti si appassioneranno velocemente, ma stupisce oltremodo la forte vocazione comunicativa che il nuove fenomeno social porta con se. Nessuna tag, solo l'immediato, l'HIC ET NUNC della comunicazione contemporanea.
Quello che mi intriga è che di tutto questo lavoro, dopo pochi minuti non ne resterà più niente.
Un social che è paradigma della nostra società, dove la memoria a breve non esiste.
Questo dovrebbe portare a rafforzare la condivisione di scritti blog a supporto delle immagini e relativi space su Youtube? Staremo a vedere.
Nel frattempo ci godiamo questo nuove cambio di tendenza, che stimolerà ulteriormente i nostri neuroni verso nuove applicazioni e diversi modi di concepire la comunicazione.
Quanto durerà? Onestamente lo ritengo ininfluente come il parere di tutti quelli che si precipitano a scommetterne sulla durata. Per me appassionato di storia, vige il vecchio detto :"Carpe diem", il resto sono chiacchere e se le porta il vento.
Ma questo sarà oggetto del prossimo post.
"Snapchat" Domenico Gioia on snapchat |
Quello che non riesco a capire sono le dichiarazioni di questi "guru" di casa nostra che prevedono l'espansione di questi social per almeno dieci anni.
Onestamente la vedo in maniera completamente diversa, il mercato dei social ci ha abituato alla fine di una tendenza non per il decorso del tempo, ma perché sostituito da un'altra tendenza. Più questa tendenza è forte e più le piattaforme scompariranno.
Un esempio per tutti, il caso di Second life, definito da molti all'epoca il nuovo mondo su cui muoversi e fare business, tanto acclamato addirittura da alcuni docenti universitari, è scomparso con la stessa velocità con cui emerse. Oggi di questa architettura web non ne è rimasta traccia.
Sbalordisce la velocità di interazione di Snapchat, che lascia pensare che molti si appassioneranno velocemente, ma stupisce oltremodo la forte vocazione comunicativa che il nuove fenomeno social porta con se. Nessuna tag, solo l'immediato, l'HIC ET NUNC della comunicazione contemporanea.
Quello che mi intriga è che di tutto questo lavoro, dopo pochi minuti non ne resterà più niente.
Un social che è paradigma della nostra società, dove la memoria a breve non esiste.
Questo dovrebbe portare a rafforzare la condivisione di scritti blog a supporto delle immagini e relativi space su Youtube? Staremo a vedere.
Nel frattempo ci godiamo questo nuove cambio di tendenza, che stimolerà ulteriormente i nostri neuroni verso nuove applicazioni e diversi modi di concepire la comunicazione.
Quanto durerà? Onestamente lo ritengo ininfluente come il parere di tutti quelli che si precipitano a scommetterne sulla durata. Per me appassionato di storia, vige il vecchio detto :"Carpe diem", il resto sono chiacchere e se le porta il vento.
Domenico Gioia on snapchat
La comunicazione è una cosa seria ed è per le persone serie, che sanno che scherzando si può comunicare e bene, ma lo scherzo non attiene alla loro metodologia operativa.Ma questo sarà oggetto del prossimo post.
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