Marketing strategico: capacità di adattamento

A volte fa bene cambiare pelle

Molti a volte si battono per uscire da situazioni complesse, da mercati obsoleti, da una vita che fondamentalmente non funziona, eppure nel momento di cambiare veramente si bloccano e fanno un passo indietro, è a questo punto che può venirci in aiuto il marketing strategico.
E’ forse la paura dell’ignoto a bloccare i processi di cambiamento?
Molti, messi di fronte all’evidenza preferiscono rimanere sul sicuro, nella loro “confort area”.
Non è una questione di coraggio ma una questione di essersi abituati a “sopravvivere con comodità”.
Vero, è l’abitudine la prima vera nemica del cambiamento: anche se davanti abbiamo i dati periodici che vedono in calo le nostre performances, riteniamo che dopotutto siamo in pieno periodo di crisi, e quindi meglio accontentarsi.
In questi scenari, si perde completamente la visione d’insieme, e lo stesso management aziendale, tira a sopravvivere e ci si avvita in una spirale di inedia e ci si lascia trascinare dalla corrente.
Male, molto male, anche perché in una situazione di stagnazione “apparente”, ogni giorno si perdono quote di mercato, fatturati.
La giustificazione a tutti i costi, non deve appartenere all’atteggiamento del manager che definiremo della “nuova era”, deve invece guardare le cose con occhi nuovi e cercare di sviluppare azioni di marketing strategico mirate che ci aiutino ad affrontare il cambiamento correttamente.
Giustificarsi e compiacersi di quello che è stato fatto in passato non aiuta sicuramente.
Qual’è allora il giusto atteggiamento? Guardarsi intorno e fare un “passo indietro”, fare un bagno di modestia è estremante importante ed aiuterà a guardare la situazione con occhi diversi.
Reagire deve essere la parola d’ordine, la crisi così come amiamo chiamare i cambiamenti, è il frutto di mancanza di visione e conseguente pianificazione. Entrambi portano spesso ad investimenti sbagliati. La logica del manager marketing oriented aiuta invece a creare un'opportunità da una difficoltà.
Nel Piccolo Principe, libro di Antoine di Saint-Exupéry, c’è una frase che mi ha sempre colpito:

“Gli dissi, ho paura… Ora devi lavorare”.

L’azione: il lavoro “il duro lavoro” è l’unica cosa in grado di modificare gli eventi, ma occorre comprendere che gli sforzi vanno indirizzati e canalizzati nella giusta direzione, altrimenti si rischia di perdere tempo e denaro.
Primo consiglio: "CONCENTRATEVI"

Eliminate i ladri del tempo

Innanzitutto eliminate “i ladri del tempo”. Il tempo è la risorsa più importante che abbiamo, non il denaro. Il denaro è solo il risultato per il tempo che abbiamo impegnato per svolgere un’azione.
Non dobbiamo mai permettere a nessuno di rubarci del tempo, perché questo è preziosissimo e sicuramente limitatissimo. Quindi non concedete più ascolto a chi non capisce cosa dite, chi vi ruba tempo ripetendo sempre le stesse cose, chi vi propone lavori non interessanti o che si rivelano solo voli pindarici.
I ladri del tempo sono un danno per la vostra attività e rischiano di aggravare la situazione quando già è difficile, distraendovi dagli obiettivi reali.
La distrazione rischia di costare cara, mentre è necessaria la massima concentrazione.
A fronte di una situazione complessa è necessario che siate concentrati e siate anche pronti a mettervi in discussione.
Questo passaggio prevede una attenta analisi e la massima concentrazione. Se non riuscite da soli affidatevi a consulenti preparati nella riorganizzazione.
Consiglio 2
Non abbiate paura di cambiare pelle.
Oggi le informazioni, le dinamiche cambiano con una tale velocità che sicuramente da quando avete iniziato a leggere questo scritto alcune cose si sono già modificate. Iniziate a valutare le cose anche sotto il profilo strategico e non meramente economico.
Il mondo, la comunicazione, i mercati si evolvono con velocità impressionanti e dobbiamo prenderne atto e comportarci di conseguenza. La strategia deve essere alla base del Vostro pensiero.
Nessuno griderà allo scandalo se cambierete mercato, immagine, business, oppure se cambierete lavoro. sarebbe assurdo il contrario. A volte mi meraviglio che ci siano persone che si vantino di “essere coerenti”, quando essere coerenti vuol dire essere rimasti ancorati alle idee di cinquanta anni fa ed in cinquant’anni non aver fatto nessun cambiamento.
Quando nel mondo è cambiato tutto, non esistono più i vecchi ideali, i vecchi confini, le vecchie monete, figuriamoci se può essere considerata vincente un’idea di mezzo secolo fa.
A chi mi contesta che la storia si ripete rispondo che "anche un’orologio rotto due volte al giorno segna l’ora esatta".
Eraclito oltre ben 2.500 anni fa si espresse sul cambiamento evidenziando che tutto cambia inesorabilmente e non c’è mai nulla che sia uguale a prima.
Sarebbe ora di tenerlo a mente.
Al prossimo appuntamento.

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