Affrontare la Crisi? Una questione di preparazione
Nella crisi, il momento più delicato è quello in cui iniziano a verificarsi dei fenomeni che possono mettere in difficoltà l’azienda sotto il profilo dell’immagine, della credibilità. Agire non vuol dire essere dei geni, ma semplicemente persone responsabili ed oculate.
Per risolvere uno stato di crisi non bisogna essere dei geni |
Il ritardo nel pagamento degli stipendi, il ritardo nel pagamento dei fornitori, il ritardo nel pagamento delle utenze, ecc. Non trascurate mai queste situazioni, che anche se ritenute da voi temporanee, sono dei veri e propri campanelli di allarme, che evidenziano uno stato di crisi. Se sottovalutati o fatti passare in silenzio, senza nessuna giustificazione all’esterno, possono portare forte danno all’immagine ed alla reputazione dell’azienda o della persona.
In questo caso la prima cosa da fare è affrontare velocemente le difficoltà confrontandosi con dei consulenti di Crisis Management che potranno sviluppare immediatamente delle strategie di comunicazioni idonee.
“Far sapere”, comunicare, quello che sta succedendo all’esterno, trovando una giustificazione e le strategie che si intendono adottare per risolvere il problema.
Non lasciate che siano gli altri a venirlo a sapere nel peggiore dei modi o magari addirittura in modo inesatto.
Giocare d’anticipo, affrontare immediatamente dipendenti, fornitori, istituti di credito può rivelarsi un’arma vincente, inaspettata che può ribaltare completamente la situazione, facendo apparire la difficoltà, lo stato di crisi, come una opportunità per riposizionare completamente il business.
Contemporaneamente oltre a comunicare bisognerà intervenire per cambiare il trend, dando segnali significativi che dovranno essere costantemente comunicati all’esterno.
Il soggetto in crisi, dovrà affrontare i problemi radicalmente e con decisione, come tagliare settori non strategici o non produttivi. Per fare questo, con efficacia, sarà necessario analizzare correttamente il business, ed evitare coinvolgimenti personali.
Ecco perché sarà necessaria la presenza di un consulente esterno, in grado di analizzare la situazione con freddezza.
Cose assolutamente da non fare:
L’atteggiamento meno corretto, ma usato di frequente, è quello di ritenere che la situazione che si sta vivendo è solo temporanea, che presto tutto tornerà come prima e quindi sia meglio lasciare tutto così com’è.
Niente di più sbagliato
La seconda, che è la diretta conseguenza della prima, è quello di chiedere aiuto alla banca immettendo all’interno della azienda nuova liquidità, ovviamente lasciando tutto così com’è. Questo non farà altro che procrastinare la crisi, senza risolvere il problema. Questo tipo di intervento non farà altro che peggiorare la situazione, visto che non si è intervenuti sulle ragioni che stanno creando la crisi, lasciando che queste senza il minimo controllo e contrasto “mangino” immotivatamente ulteriori risorse.
Inoltre la banca se interverrà, quasi sicuramente chiederà ulteriori garanzie, che potrebbero invece essere utilizzate per sostenere una fase di espansione e legherà mani e piedi la normale operatività aziendale, ipotecando seriamente il futuro dell’azienda.
Se non si interviene strutturalmente cercando di individuare il problema che ha generato la crisi , dopo pochissimo tempo il problema si ripresenterà sicuramente aggravato.
Si consiglia, ad esempio, di dialogare in maniera chiara e trasparente, sempre con l’ausilio di un crisis manager, con i fornitori, che sono i primi ad avere interesse affinché l’azienda trovi una soluzione velocemente.
Sarà comunque il consulente in crisis management che a fronte di un’analisi seria, valuterà con voi quali potranno essere le possibili soluzioni.
Per il privato vale la stessa cosa. Mai andare a chiedere ulteriori prestiti, a fronte di una situazione di difficoltà.
Occorre cercare di individuare qual’è il problema e trovare le soluzioni adeguate.
Anche qui si consiglia l’aiuto di una figura esterna, che dovrà adoperarsi a sviluppare azioni che avranno l’obiettivo di bloccare la situazione negativa.
Ricordate: non c’è crisi che non possa essere risolta.
Domenico Gioia Crisis Manager |
Per trovare le giuste soluzioni occorre freddezza, capacità di analisi e rapidità d’intervento.
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